MOZIONE 1/00281 presentata da CALVISI GIULIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20091118

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Atto Camera Mozione 1-00281 presentata da GIULIO CALVISI testo di mercoledi' 18 novembre 2009, seduta n.249 La Camera, premesso che: con i provvedimenti «anticrisi» del 2008 e del 2009, le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), che secondo la legge istitutiva dovrebbero essere ripartite dal CIPE con finalita' di riequilibrio economico e sociale, rispettando rigorosamente la destinazione territoriale delle risorse, sono state impiegate per specifiche «preallocazioni» che, prima delle deliberazioni del Cipe, hanno ridotto in misura considerevole l'entita' dei fondi da ripartire per le aree sottoutilizzate ed esteso anche al centro nord la possibilita' di finanziamento sistematico su fonti vincolate alle politiche di coesione; l'entita' delle risorse FAS impegnate per misure anticrisi nel secondo semestre 2008 e nel corso del 2009 e' ingente: all'inizio di maggio 2009, il complesso dei fondi FAS stanziati per il periodo 2008-2012 - dato dall'ammontare di risorse FAS stanziate sul bilancio pluriennale 2008-2010 integrato con le risorse FAS stanziate anche per gli anni 2011-2012 - ha subi'to «preallocazioni» per oltre 18 miliardi di euro; nel giugno 2009 ulteriori risorse del FAS - per un ammontare complessivo non inferiore a 2.000 milioni e non superiore a 4.000 milioni di euro, ripartito in quote annuali, a valere sui fondi del periodo di programmazione 2007-2013 - sono state utilizzate a copertura del decreto-legge n. 39 del 2009, che ha disposto interventi urgenti e di protezione civile per le popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo; anche le risorse FAS destinate alle regioni hanno subito rilevanti decurtazioni: la delibera CIPE 6 marzo 2009, n. 3, in adempimento dell'accordo siglato tra Governo e regioni in data 12 febbraio 2009, ha ripartito le risorse FAS disponibili attribuendo 27.027 milioni alle regioni e province autonome e 25.409 milioni di euro alle amministrazioni centrali; le risorse FAS destinate alle amministrazioni centrali - per un totale di 18.053 milioni di euro, al netto dei 7.356 milioni assegnati al fondo infrastrutture - con le delibere CIPE del 6 marzo 2006, nn. 2, 3 e 4, sono state attribuite ad impieghi su tutto il territorio nazionale; per il finanziamento degli ammortizzatori sociali concessi in deroga alla normativa vigente e per quelli destinati in via ordinaria, con la delibera CIPE n. 2/2009 il Fondo sociale per l'occupazione e la formazione ha avuto una dote di 4 miliardi, di cui 2.950 milioni destinati al Centro-Nord e 1.050 milioni al Mezzogiorno; le risorse FAS assegnate dalla delibera CIPE del 6 marzo 2009 alle regioni e alle province autonome, 27.027 milioni, sono state ripartite senza rispettare il vincolo territoriale di ripartizione: 21,831 miliardi sono stati assegnati ai programmi regionali e interregionali del Mezzogiorno e agli obiettivi di servizio (l'85 per cento equivale a 22,972 miliardi di euro); 5,195 miliardi ai programmi delle regioni del Centro-Nord (1,141 miliardi di euro in piu' rispetto al 15 per cento, che equivale a 4,054 miliardi di euro); dal confronto delle risorse assegnate alle regioni del Mezzogiorno e del Centro-Nord dalla delibera CIPE n. 166 del 21 dicembre 2007 (per la programmazione delle risorse FAS nell'ambito del QSN 2007-2013) con quelle della delibera n. 1 del 6 marzo 2009, risulta una riduzione della quota delle risorse FAS attribuite alle regioni del Mezzogiorno per complessivi 920,302 milioni di euro; integrando tale decurtazione con quella subi'ta dalle risorse attribuite alle regioni del Mezzogiorno per specifiche finalita', quali le energie rinnovabili, gli attrattori culturali, naturali e il turismo, e dai fondi interregionali destinati alle aree meridionali, dal confronto delle due delibere risulta una riduzione complessiva delle risorse attribuite alle regioni del sud per 1.009,96 milioni di euro; in base all'accordo del 23 ottobre 2009 Stato-Regioni il Governo aveva assunto l'impegno a sbloccare i fondi FAS destinati alle regioni del Mezzogiorno per un valore di circa 17,5 miliardi, secondo quanto dichiarato dallo stesso Ministro dello sviluppo economico; in particolare lo «sblocco» dei finanziamenti da destinare a sei regioni del Mezzogiorno doveva essere all'ordine del giorno della seduta del CIPE del 6 novembre 2009; la mancata ripartizione dei fondi compromette e ritarda la realizzazione di importanti infrastrutture essenziali, in particolare in alcune regioni ad elevata perifericita', come la Sardegna, che subisce l'ennesimo rinvio di lavori che dovevano essere completati da tempo, come il collegamento Sassari-Olbia; in luogo di potenziare e rendere piu' efficienti le infrastrutture aeroportuali - in particolare per garantire la continuita' territoriale con le isole - si propone ancora una volta di aumentare le tariffe a partire da gennaio 2010 per finanziare gli investimenti, impegna il Governo: a dare conto dell'effettivo ammontare dei fondi FAS destinato alle regioni del Mezzogiorno; a provvedere alla ripartizione di tali fondi e all'attribuzione ai beneficiari prima del definitivo varo della manovra di bilancio; nel rispetto dell'accordo siglato tra Governo e Regioni sugli ammortizzatori sociali, a provvedere a inserire nell'ordine del giorno della prossima seduta del Cipe l'esame dei Par (piani attuativi regionali) di otto Regioni (Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Veneto, Sardegna, Lazio, Molise); a confermare i principi generali di riparto delle risorse FAS, assegnando al Sud l'85 per cento ed al Nord il 15 per cento di tali fondi, ed a concentrare le risorse su interventi di rilevanza strategica nazionale; a esprimere un chiaro indirizzo di sostegno alle politiche di crescita del Mezzogiorno, fornendo precise indicazioni sull'utilizzo del fondo per le aree sottoutilizzate, per rafforzare la competitivita' del Mezzogiorno, rimuovendo tutti gli ostacoli - in particolare la criminalita' organizzata, la fragilita' del tessuto sociale, l'inefficienza della pubblica amministrazione - che rendono meno attraenti gli investimenti nelle regioni meridionali; a prevedere - per un diffuso e durevole sviluppo economico del Mezzogiorno - uno stretto coordinamento tra i previsti impieghi delle risorse FAS e altri interventi, quali, ad esempio, la fiscalita' di vantaggio per le iniziative imprenditoriali da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno e incentivi specifici per favorire l'occupazione; ad assumere le opportune iniziative, anche normative, volte a esentare le regioni del Mezzogiorno impegnate nella realizzazione di infrastrutture «strategiche» dal vincolo del patto di stabilita' per i finanziamenti destinati a tali opere; a promuovere l'utilizzo di tutte le risorse provenienti da diverse fonti - residui passivi, rimodulazione fondi Por, intese con la Banca europea degli investimenti - fondi per l'anticipazione dei finanziamenti per opere strutturali - per accelerare la realizzazione di infrastrutture essenziali. (1-00281) «Calvisi, Boccia, Cesare Marini, Luongo, Bellanova, Margiotta, Piccolo, Fadda, Oliverio, Marrocu, Melis, Ginefra, Schirru, Pes, Arturo Mario Luigi Parisi, D'Antoni».
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MOZIONE 1/00281 presentata da CALVISI GIULIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20091118 
MOZIONE 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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