MOZIONE 1/00219 presentata da DAMIANO CESARE (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090713

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Atto Camera Mozione 1-00219 presentata da CESARE DAMIANO testo di lunedi' 13 luglio 2009, seduta n.201 La Camera, premesso che: come ampiamente e unanimemente certificato da molteplici organismi internazionali e istituti indipendenti, la crisi economica mondiale, rapidamente trasferitasi dai mercati finanziari ai settori produttivi, ha investito in pieno anche il nostro Paese, con un vistoso calo del prodotto interno lordo, nell'ordine del 5 per cento per il 2009 e prospettive altrettanto recessive per il 2010 e corrispondenti drammatici effetti sull'occupazione e sul reddito delle famiglie; secondo il servizio studi della Confindustria, nel 2009 saranno 600 mila i lavoratori che perderanno il posto di lavoro e la disoccupazione salira' all'8,4 per cento, mentre sulla base dei dati Inps emerge un incremento di oltre il 500 per cento rispetto al 2008 del ricorso alla cassa integrazione ordinaria da parte delle aziende; in tale contesto negativo, si evidenzia la condizione di circa due milioni di lavoratori precari, che, come autorevolmente richiamato dal Governatore della Banca d'Italia, rischiano di essere totalmente esclusi da ogni forma di sostegno del reddito in caso di licenziamento. Dalle tabelle elaborate dalla Banca d'Italia su dati Istat, emerge che, in caso di perdita del lavoro tra coloro che rimarrebbero senza alcun tipo di sostengo al reddito, ci sarebbero 800 mila lavoratori autonomi parasubordinati (diversi dai collaboratori), la grande maggioranza dei quasi 400 mila collaboratori e quasi 700 mila lavoratori a tempo determinato e interinali; a fronte di tale scenario, le misure varate dal Governo appaiono, secondo i firmatari del presente atto di indirizzo, del tutto inadeguate e decontestualizzate - come nel caso della detassazione degli straordinari o, attualmente, l'ipotesi di corrispondere, in un'unica soluzione, al lavoratore le mensilita' di cassa integrazione o di indennita' di disoccupazione per l'avvio di una attivita' autonoma prevista dal decreto-legge n. 78 del 2009, al momento all'esame della Camera dei deputati - o poco piu' che simboliche, quale si sta rivelando il sussidio, previsto dall'articolo 19 del decreto-legge n. 185 del 2008, corrisposto ai collaboratori a progetto in caso di disoccupazione. Tale previsione, seppure rappresenti la prima misura ipotizzata al riguardo, appare, secondo i firmatari del presente atto di indirizzo, del tutto inadeguata per gli importi riconosciuti e del tutto insoddisfacente per la ristrettezza della platea dei lavoratori interessati, tanto e' vero che sinora sono state presentate solo 1.800 domande; se, inoltre, si considerano gli effetti dell'interruzione del processo di stabilizzazione del personale precario delle pubbliche amministrazioni avviato con le due leggi finanziarie del Governo Prodi, appaiono come sempre piu' fondate le critiche che evidenziano la mancanza di una strategia condivisa di sostegno all'occupazione, tanto per i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato che per i lavoratori precari, e di riforma degli ammortizzatori sociali, cosi' come delineato e concordato tra Governo e parti sociali, con il protocollo del 23 luglio 2007; del resto, anche l'accordo raggiunto con le regioni non si propone di avviare la riforma degli ammortizzatori sociali, cosa che e' diventata urgente, ma si limita ad intervenire sui vecchi strumenti, aumentando le risorse sulla cassa integrazione in deroga, mentre nulla si e' previsto riguardo all'ipotesi di allungamento dei periodi di cassa integrazione ordinaria; appare necessario approntare, anche con strumenti eccezionali, un complesso di misure che affronti seriamente e in maniera integrata e innovativa il tema della tutela dell'occupazione e del reddito dei lavoratori, sia nella difficile e inedita fase congiunturale che stiamo attraversando, sia nel nuovo scenario che caratterizzera' un moderno sistema produttivo. A tal riguardo, il Partito democratico ha avanzato precise proposte, sia in occasione dell'esame del citato decreto-legge n. 185 del 2008, sia con appositi progetti di legge, come, ad esempio, quelli volti ad assicurare l'estensione delle misure di sostegno del reddito dei lavoratori esclusi dall'applicazione degli strumenti previsti in materia di ammortizzatori sociali (Atto Senato n. 1110 - Finocchiaro, Treu e altri; Atto Camera n. 2100 - Damiano e altri) o l'ampliamento dei periodi di riconoscimento della cassa integrazione ordinaria (Atto Camera n. 2452 - Bellanova e altri); laddove perdurasse l'inazione o la frammentarieta' delle misure sin qui varate, si rischia di far ricadere esclusivamente sui lavoratori e, in particolare, sui lavoratori piu' deboli, quali risultano i lavoratori precari e i lavoratori delle imprese artigiane e delle piccole imprese industriali, gli effetti della crisi economica, impegna il Governo: ad adottare, quanto prima, misure volte ad assicurare forme di sostegno del reddito, attraverso l'istituzione di un assegno mensile di disoccupazione, pari almeno al 60 per cento della retribuzione percepita ogni mese nell'ultimo anno lavorativo, per tutti quei lavoratori attualmente esclusi dall'accesso agli strumenti previsti dal sistema di ammortizzatori sociali e che hanno perso il posto in conseguenza della recessione economica; ad estendere a tutti i lavoratori le tutele della cassa integrazione previste nei casi di crisi temporanea e di sospensione del lavoro; a prevedere una misura straordinaria di estensione dei periodi di cassa integrazione ordinaria, che consenta alle imprese di superare la grave fase recessiva, senza disperdere il patrimonio di competenze professionali del proprio personale dipendente; a procedere, con il coinvolgimento delle parti sociali, al varo di un disegno organico di riforma degli ammortizzatori sociali. (1-00219) «Damiano, Soro, Sereni, Bressa, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru, Marco Carra».
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MOZIONE 1/00219 presentata da DAMIANO CESARE (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090713 
MOZIONE 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BERRETTA GIUSEPPE (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOBBA LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOCCUZZI ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
BRESSA GIANCLAUDIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CARRA MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CODURELLI LUCIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GATTI MARIA GRAZIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GNECCHI MARIALUISA (PARTITO DEMOCRATICO) 
LETTA ENRICO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MADIA MARIA ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MATTESINI DONELLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MIGLIOLI IVANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MOSCA ALESSIA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
RAMPI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SANTAGATA GIULIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SERENI MARINA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SORO ANTONELLO (PARTITO DEMOCRATICO) 
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DAMIANO CESARE (PARTITO DEMOCRATICO) 

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